Spazzola piena di capelli caduti

«Anche questa mattina i capelli sulla spazzola sono molti, forse più del normale? E a pensarci bene
anche su maglioni e giacche ce ne sono molti incastrati nelle trame…non è che sto perdendo tutti i miei capelli?
»

Magari anche tu sei stato colpito da questo pensiero come un fulmine a ciel sereno, ma non ti preoccupare! La caduta dei capelli è un fenomeno naturale: nella vita ognuno di noi “cambia” chioma circa 20 volte, con una frequenza minima di una volta ogni due anni fino a una ogni sei. Se però si coglie qualche segnale di caduta capelli più importante o frequente è bene correre subito ai ripari, diagnosticando correttamente il problema e scegliendo la soluzione più adatta: non tutte le situazioni infatti sono gravi e irrecuperabili come si teme appena ci si ritrova qualche ciocca in mano, anzi, molti problemi sono risolvibili con il prodotto giusto e un po’ di attenzione e costanza.

Spazzola piena di capelli caduti

Diradamento dei capelli durante il cambio stagione: le soluzioni!

Se riscontri la caduta nelle stagioni primaverili o autunnali, magari proprio al rientro dalle vacanze, puoi tirare un sospiro di sollievo, perché si tratta di un fatto molto comune: a pensarci prima basta proteggere i capelli da sole, mare e salsedine con un semplice olio, ma una volta che il danno è fatto bisogna procedere subito con maschere ricostituenti e impacchi dedicati al cuoio capelluto.

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Altro aspetto da non sottovalutare assolutamente è scegliere uno shampoo, e in generale tutti i prodotti che utilizzi, che non sia aggressivo: prevenire è sempre meglio che curare, e non creare problemi al nostro cuoio capelluto, magari fragile, è già un buon punto di partenza; i prodotti aggressivi infatti mentre eliminano il sebo in eccesso irritano anche la pelle, stimolando addirittura la superproduzione di sebo come contro-effetto!

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Uomo controlla caduta di capelli

Capelli diradati a causa di problema ormonale

Un altro fattore che entra in gioco nella perdita di capelli è lo squilibrio ormonale: questa causa riguarda maggiormente gli uomini, mentre le donne ne sono interessate più facilmente in menopausa, quando c’è un’importante cambiamento a livello ormonale. Questo scompenso infatti può portare a una maggior produzione di sebo, forfora, oppure all’impossibilità di sintetizzare nel modo corretto le proteine del capello: tutto questo porta al diradamento della chioma fino alla caduta.

Le cause possono essere congenite, ma tante volte sono dovute a comportamenti sbagliati, legati anche allo stress: se per eventi traumatici, carichi di lavoro o responsabilità eccessive siamo stressati, questa condizione si riflette su tutto il nostro organismo e in maniera indiretta anche sui capelli. Cápita infatti che le preoccupazioni portino a modifiche nel ciclo del sonno o nell’alimentazione e che queste conducano dritte dritte alla perdita dei capelli.

È anche vero che questi fattori di cambiamento li induciamo noi senza pensare alle conseguenze: diete fai-da-te, poca cura del nostro benessere, possono portare anche a modificazioni nella nostra chioma; ecco perché il diradamento e la perdita dei capelli diventa un campanello d’allarme per i disturbi alimentari. In questi casi la cura non sarà da ricercare solo nei prodotti cosmetici, ma i fattori determinanti da risolvere saranno quelli a monte, sui cui intervenire scegliendo innanzitutto comportamenti sani ma anche cercando l’aiuto di psicologi ed esperti.

Alopecia: come combatterla

L’alopecia (termine che deriva dal greco antico alòpex, cioè volpe: questo animali infatti perde il pelo a chiazze durante la muta) consiste in una diminuzione o perdita della quantità dei capelli, ma anche in un’alterazione del loro spessore e della loro robustezza. Si tratta di una vera e propria malattia, i cui fattori scatenanti, escludendo la chemioterapia, sono diversi:

  • la genetica è una delle principali cause dell’alopecia androgenetica, cioè la comune calvizie;
  • una risposta autoimmune che genera l’alopecia areata, caratterizzata dalla caduta di peli, capelli e ciglia:
  • malattie infiammatorie che portano alla distruzione dei follicoli piliferi, dando luogo all’alopecia cicatriziale.

I rimedi in questi casi, quando hanno successo, possono essere solo farmacologici: è una malattia e come tale va curata, prima si inizia il trattamento più si hanno possibilità di fermarne il decorso. Per quanto riguarda la calvizie la molecola più utilizzata è il minoxidil, sia negli uomini che nelle donne nelle prime fasi della malattia.

È un trattamento efficace, anche se il suo effetto si comincia a vedere 6-7 mesi dopo l’inizio della somministrazione, a patto che la terapia non sia mai interrotta. Nelle forme acute dell’alopecia areata invece di usa solitamente il cortisone, che attenua la risposta immunitaria.

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