lavare capelli ricci

Gestire i capelli ricci non è per niente facile: necessitano di continua cura e attenzione, per evitare l’effetto crespo e ottenere una capigliatura definita ed elastica. Lo sanno bene le tantissime ragazze dalla chioma leonina che faticano a trovare il modo giusto per domare i propri capelli.

Cerchiamo allora di definire una routine per il lavaggio di questa tipologia di capelli così “indomabile”: attenendosi a poche regole di massima avrete grandi risultati e saprete finalmente come agire e con quali prodotti.

Mai più shampoo tradizionale: solo prodotti senza solfati! Eh sì, il prodotto giusto fa la differenza. Proprio per questo bisogna dire addio allo shampoo tradizionale, quello che fa la schiuma, per intenderci: contiene infatti il laurilsolfato di sodio (sodium lauryl sulphate – SLS), un tensioattivo che si combina con le particelle di grasso e le asporta al momento del risciacquo, ma con un’azione così aggressiva tale da asportare ciò che invece serve alla cute, portando così la pelle a “super-produrre” il sebo, ritrovandoci con la cute più grassa di prima.

Si dovrà allora fare bene attenzione al momento dell’acquisto dello shampoo!

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Ogni quanto lavare i capelli ricci?

Per quanto riguarda la frequenza del lavaggio è bene non esagerare: uno shampoo ogni 3-4 giorni è più che sufficiente, perché i capelli crespi, a differenza di quelli lisci, non aderiscono al cuoio capelluto e non si nutrono degli olii della cute. Lavarli più spesso vorrebbe dire solamente di renderli crespi e secchi.

La nuova tecnica del co-washing per capelli mossi

L’ultima tendenza per l’hair care dei capelli ricci è il co-washing (che non vuol dire lavaggio in compagnia, ma lavaggio tramite conditioner, cioè il balsamo).

Si tratta di un metodo alternativo al lavaggio con lo shampoo, che prevede l’uso di balsami speciali per dare “tregua” ai capelli, stressati o addirittura rovinati da lavaggi troppo frequenti. Se ne può provare anche una versione casalinga, aggiungendo un cucchiaio di zucchero di canna alla dose del balsamo: quest’ultimo contiene gli stessi agenti detergenti dello shampoo, ma in quantità inferiore, risultando quindi meno aggressivo; lo zucchero avrà invece funzione esfoliante per la cute, come uno scrub.

Il risultato non è immediato, i primi benefici per i capelli si notano con chiarezza dopo qualche settimana. L’ideale è quello di alternare questo tipo di lavaggio a quello tradizionale con lo shampoo, in modo da mantenere igiene data da un lavaggio profondo e da avere capelli lucenti e meno stressati grazie al co-washing.

Uno dei must dei capelli ricci è quello di mantenere sempre una buona idratazione: per questo è necessario usare sempre un buon balsamo idratante, che come tipologia si avvicini quasi ad una maschera, per nutrire i capelli in profondità. Una volta applicato (sulle punte non sulle radici!) bisognerà lasciarlo in posa almeno 5 minuti, per poi risciacquare con acqua fredda che permette di conservarne la lucentezza naturale.

come lavare i capelli ricci

Reverse shampoo: un metodo per lavare i capelli ricci

Un altro trend molto recente è quello del reverse shampoo, ovvero nell’invertire l’uso di balsamo e shampoo. Si applica il balsamo sui capelli bagnati, si pettina, si risciacqua e a questo punto si passa allo shampoo, avendo cura di non ricreare i nodi. Questo servirebbe per non appesantire capelli sottili o particolarmente grassi con il balsamo.

Il momento migliore per occuparci dello styling è quando i capelli sono ancora bagnati, ancora grondanti d’acqua, nemmeno tamponati insomma. Per rendere i ricci definiti ci sono molte creme o schiume, da scegliere in base alla tipologia del proprio riccio: gli spray sono più efficaci con capelli appena mossi, i gel per quelli mediamente ricci, mentre le creme sono perfette per chi ha ricci tipo afro.

Come asciugare i capelli ricci: la nuova tecnica del plopping

Ci sono metodi “classici” perfetti per i capelli ricci. L’asciugatura all’aria è sempre quella da preferire se possibile perché si mantengono inalterate definizione ed elasticità del capello.

D’inverno magari questo metodo non è sempre vincente: si può allora tamponare i capelli con un panno, rigorosamente in microfibra, e procedere poi all’asciugatura con il phon, che deve essere dotato di diffusore, meglio ancora se con ionizzatore. In questo caso è bene procedere a testa in giù, per conservare il volume dei capelli.

Una via di mezzo, per velocizzare l’asciugatura senza però sottoporre i capelli al calore del phon, può esserre quella del plopping, una nuova tecnica molto in voga. Si tratta di raccogliere i capelli in una t-shirt di cotone, o, in alternativa un panno in microfibra abbastanza grande, facendone un turbante.

Si comincia tamponando un minimo i capelli per poi applicare la crema nutritiva e passare poi al plopping vero e proprio. Si dispone la maglietta su un piano e a testa in giù vi si adagiano i capelli: li si ricoprono fino alla nuca e con le maniche si fissa la t-shirt sulla nuca; se si usa un panno invece se ne attorcigliano le estremità per poi legarle insieme. In questo modo i capelli dovrebbero risultare vaporosi, morbidi e senza l’ombra del temuto effetto crespo.

Insomma, le regole base per un trattamento completo dei capelli ricci ci sono tutte: si tratterà di scegliere i prodotti più adatti ad ogni tipo di capello, magari anche provando le nuove tecniche che potranno avere grandi risultati su di voi, il riccio è infatti molto personale e solo facendo dei test si scopriranno i metodi migliori.

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