come colorare i capelli

Giocare con i capelli e la propria immagine è uno dei trend più in voga in questi anni. Non ci si limita più solo ai colori “classici” come biondo, rosso o nero corvino, ma sono state sdoganate anche colorazioni più audaci, silver, multicolor, candy… e chi più ne ha più ne metta. Nell’ultimo periodo hanno spopolato i rainbow o unicorn hair e non sembrano passare più di moda: le declinazioni sono moltissime, ad esempio per la prossima estate saranno dei veri e propri must il blorange, un mix tra biondo, arancio ed oro rosa, e lo snow queen, un biondo platino chiarissimo, quasi tendente al grigio.
Per ottenere queste “teste pazze”, ma anche le tinte più classiche, ci sono diverse possibilità di intervento, che variano dal make-up per capelli per quella serata particolare in cui volete osare, fino alla colorazione permanente quando volete un cambio di look radicale e duraturo.capelli colorati

Colorazione temporanea per un’occasione speciale

Esistono in commercio molti tipi di colorazioni temporanee pensate per chi vuole sperimentare per una giornata soltanto un colore flash o fluo oppure per chi vuole testare un look così diverso prima di procedere alla tinta. Grazie a questa tipologia di prodotti possiamo giocare con il nostro aspetto, creando ogni volta un look diverso, scegliendo effetti di volta in volta diversi –arcobaleno, da sirena, total grey… Possiamo anche colorare solo qualche ciocca per un aspetto più rock o creare sfumature inconsuete: insomma, il solo limite qui è la fantasia!

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Colorazione tono su tono o semi-permanente

È una tintura che si applica direttamente sui capelli senza dover miscelare diverse prodotti tra di loro. Il grande pro di questa colorazione è il fatto che non contiene ammoniaca e quindi non attacca la struttura profonda del capello. Si elimina con dei semplici lavaggi, in genere la durata di questa colorazione varia tra le 8 e le 10 settimane, a seconda di quanto frequentemente li laviamo.
Un altro lato positivo è che non è necessario decolorare i capelli prima di procedere alla colorazione: un passaggio in meno e soprattutto minor rischio di rovinare la struttura della nostra chioma.

Colorazione permanente per cambiamenti radicali

È la colorazione che dura di più nel tempo: penetra all’interno del capello modificandone i pigmenti naturali e quindi permarrà fino a quando il capello viene tagliato. È la scelta perfetta per coprire i capelli bianchi, oppure per rivoluzionare il proprio look in modo definitivo perché la tinta non svanirà né si modificherà con i lavaggi, per quanto siano frequenti.
Bisogna sapere prima di procedere però che questo tipo di colorazione contiene ammoniaca e agenti ossidanti, perché altrimenti non sarebbe possibile ottenere un risultato così duraturo, e che prima di colorare i capelli è necessario decolorarli. Uno degli svantaggi poi più fastidiosi di questa scelta è il problema della ricrescita: i nuovi capelli avranno il vostro colore naturale e per questo sarà necessario di volta in volta tingere le radici.

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Cambiare colore con le tecniche degli hair stylist

Se l’idea di cambiare totalmente colore non ti convince ma vorresti cambiare aspetto e ravvivare il tuo look ci sono tante altre possibilità. Gli hair stylist negli anni hanno ideato moltissimi procedimenti per creare effetti sempre diversi: schiariture ad hoc sulle punte o sulle radici per illuminare il viso, sfumature di colore più o meno naturale per creare dinamicità; insomma le possibilità sono davvero tante.
Ecco qui un piccolo vocabolario dei termini più usati, per capire bene cosa vi propone il parrucchiere o per trovare l’ispirazione per procedere da sole.

  • Ombré hair VS tie&die. L’ombré è una sfumatura di tre colori: le radici sono scure, le lunghezze hanno un colore intermedio mentre le punte sono chiare. Il tie & dye invece si crea con radici scure e lunghezze e punte chiare, senza colori intermedi.
  • Shatush VS balayage. Lo shatush, la famosa tecnica creata da Aldo Coppola, vede un marcato contrasto tra il colore naturale dei capelli e la schiaritura che viene applicata da metà lunghezza fino alle punte; il balayage invece dona un effetto più naturale perché vede una sfumatura più graduale. La differenza di risultato è data dalla diversa applicazione: per la prima tecnica si cotonano i capelli prima di procedere alla decolorazione, per la seconda si dividono invece i capelli in cinque ciocche.
  • Arpège & Splashlight. Sono due nuove tecniche pensate per rivoluzionare il concetto di giochi di luce sui capelli. Arpège, ideata da Marco Todaro, art director di Officina dello Stile e partner Matrix, vede la chioma divisa in tre aree: la sommità della testa con sfumature più chiare, la nuca dove il colore è più scuro, e i lati della testa con toni intermedi. L’effetto è tridimensionale e sfaccettato. Splashlight invece è la proposta di Aura Friedman per illuminare, come un raggio di sole, i capelli in un’area ben definita: si schiariscono i capelli nella parte interna e centrale della chioma per poi lavorare sui punti luce della parte centrale e infine scurire le punte.

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